Gli dèi non mettono la cintura quando viaggiano nel tempo — Esteban Moscarda e Guillermo Vidal

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Quando ho saputo che gli dèi potevano solcare gli eoni ho voluto essere un dio. Il mio unico desiderio nella vita era conoscere altre ere e, più di tutto, sentire la nausea attraversando e le barriere dei secoli come quando si attraversa un campo di fieno in una calda giornata primaverile.
Non ho mai pensato, tuttavia, che fosse così difficile essere un dio. Non avrei mai immaginato che ci fosse tanta burocrazia sull’Olimpo. Ingombranti e pesanti moduli cartacei solo per essere ricevuto da Hermes. Si presume che sia lui quello che ti gira all’ufficio competente.
─ Manca il timbro, oppure dovrà lavorare negli uffici olimpici evadendo le richieste dei mortali.
─ No!, voglio fare miracoli, sedurre vergini e procreare semidei.
─ Quella vita era prima, adesso c’è una montagna di cause di riconoscimento e assegni . Chiedi a Zeus quanto spende per mantenimenti. Ora lo svago sono i film e le frittelle dolci.


Esteban Moscarda e Guillermo Vidal (Argentina), Los dioses no usan cinturón cuando viajan por el tiempo

(Tradotto da Químicamente impuro)

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