Arianna — Lilian Elphick

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(Elio Silvestri, Il filo di Arianna, 1998)


I

Teseo, con questa spada ucciderai il Minotauro, che è la tua ombra; prendila, saggia il suo peso, provala su di me, lascia che il mio sangue ti guidi nel ritorno. Non temere, gli occhi ti si abitueranno al buio, potrai sentirmi ansimare nel labirinto del tuo cuore. Va', guerriero, affonda l'acciaio e grida. Manifesta il tuo odio che io inverto la storia: sono il toro e l'uomo, il mostro, l'incubo, e anche il luogo della perdita e il miraggio.

Mi porti via il vento del Nord se quel che dico è una bugia.



II

Ecco, il fatto è che ho ucciso Teseo. È stata una cosa rapida e pulita. Ha detto "cagna traditrice", e ha chiuso gli occhi. Poi tutto è stato facile. Sono entrata nel labirinto per trovare il Minotauro. Micio, micio, ho chiamato. E lui mi ha risposto con dei gemiti paura. Se n'è andato il pazzo? Sì, micetto, per sempre. Grazie, preziosa, non so come ringraziarti. Puoi grattarmi la schiena, mi piace da morire. Qui va bene? Sì, ma un po' più su. Continua, continua! Ahhhhh! So che può sembrare perverso, ma toccami la coda. Così? Più forte, più forte. Adesso, gratta qui e qui e qua.

La faccio breve: dopo molte carezze, gli ho morso il collo e l'ho asfissiato. Ha balbettato "cagna", semplicemente, ed è morto con la lancia in resta, come Teseo.

Qui c'è un groviglio enorme. Passami le forbici, annodiamo nuovamente e continuiamo a avvolgere il gomitolo. Okay?


Lilian Elphick (Cile), Ariadna I e Ariadna II (da Bellas de sangre contraria, Santiago de Chile 2009)

(Tradotto da Bellas de sangre contraria)

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